“VOGLIAMO CORRERE FORTE IL 13 MARZO A TRIESTE

PER INSEGUIRE UN NUOVO SOGNO OLIMPICO, PARIGI 2024”

Inseparabili fin dalla nascita in tutto e per tutto. I gemelli Ala e Osama Zoghlami, nati a Tunisi il 19 giugno 1994 prima di trasferirsi in Italia all’età di due anni, hanno condiviso l’intero percorso sportivo che li ha portati dal campo d’atletica di Valperice (Trapani), attraverso il trasferimento a Palermo e una brillante carriera giovanile, ai massimi palcoscenici internazionali, incluse le Olimpiadi di Tokyo dello scorso anno. Anche in questo 2022 Ala (Fiamme Oro) e Osama (Aeronautica) si presenteranno assieme alla Festa del Cross di Trieste (12-13 marzo) per provare a prendersi la scena sui prati dell’Aerocampo di Sgonico. Ala vorrà difendere il titolo conquistato nel 2021 sui 3km del cross corto mentre Osama cercherà di scalare posizioni sul cross lungo (10km) dopo aver colto il bronzo a Campi Bisenzio (Firenze) 2021.

“Arriviamo a questa rassegna tricolore con una buona condizione fisica – esordisce Ala – e con qualche gara in più sulle gambe, rispetto alle scorse stagioni, come la 10km su strada della Bo Classic e la Cinque Mulini di cross. Sicuramente l’allenamento alle spalle c’è, ora l’importante è trovare nei prossimi giorni la serenità e tranquillità giusta per correre forte a Trieste”. Sulla stessa linea si pone Osama: “Arriviamo carichi e motivati con un grande bagaglio di kilometri alle spalle, decisi, io a riconfermare almeno il podio sulla 10km del 2021 e Ala a difendere il titolo sul cross corto”.

Entrambi i mezzofondisti sono consapevoli di cosa li aspetterà sul Carso triestino: “Saranno delle gare tirate dato il tracciato veloce. Una variabile importante potrebbe essere rappresentata dagli atleti africani, presenti per dare il proprio contributo nella Classifica di Società e che potranno sparigliare le carte con una partenza aggressiva. Più di altre volte conterà stare svegli durante tutta la competizione e risparmiare la maggior riserva di energie possibili per tentare l’attacco nella seconda parte di gara” – sottolinea Osama –, mentre Ala attende di conoscere il parterre dei partenti per capire come interpretare una distanza dove è difficile fare dei ragionamenti: “Ad oggi non so dire come affronterò la sfida perché non conosco ancora gli iscritti. Quel che è certo è che non ci saranno tatticismi e si correranno a tutta i tremila metri di percorso. Dovrò essere bravo ad azzeccare il momento giusto per sferrare l’azione decisiva”.

I due gemelli, esplosi tra le file del Cus Palermo, sono allenati da Gaspare Polizzi, storico tecnico di Salvatore Antibo, e sono specialisti dei 3000 siepi. Non vedono l’ora di aggredire questo 2022 dove gli appuntamenti importanti estivi non mancheranno: si disputeranno sia i Mondiali che gli Europe su pista: “L’obiettivo principale di quest’anno sono gli Europei, non possiamo nasconderci, vogliamo provare ad agguantare una medaglia”. Due atleti che condividono la stessa specialità su pista ma che posseggono qualche caratteristica diversa uno dall’altro: “A mio fratello vorrei rubare un po’ della sua grinta e determinazione, ce ne ho ma lui possiede quel pizzico di agonismo in più che può sempre tornare utile”, ammette Osama mentre Ala sul fratello dice: “Certamente vorrei avere la sua tenuta sulla distanza”.

Gli Zoghlami la scorsa estate sono stati protagonisti ai Giochi Olimpici. Osama non è riuscito a superare lo scoglio delle batterie mentre Ala, dopo aver superato la prima fase stampando il nuovo primato personale di 8’14”06, in finale ha sfoderato un’altra convincente prestazione, cogliendo il nono posto conclusivo, secondo europeo al traguardo. “All’inizio – racconta Ala – ho vissuto l’avventura a cinque cerchi in maniera un po’ titubante perché rischiavo di non parteciparvi dato che ho staccato il pass solo agli Italiani Assoluti, una delle ultime occasioni che avevo per centrare il sogno olimpico. Da quel momento, a qualificazione ottenuta, ho vissuto un percorso in crescendo dove mi sono concentrato molto su me stesso. In Giappone abbiamo fatto dieci giorni di raduno con gli altri atleti e atlete italiane ma la grande emozione l’abbiamo vissuta quando siamo entrati nel Villaggio Olimpico, ci siamo guardati attorno e ci siamo detti “Siamo alle Olimpiadi, è pazzesco”. Sull’esperienza olimpica queste invece le parole di Osama: “Il mio avvicinamento a Tokyo è stato diverso rispetto ad Ala dato che al primo impegno stagionale ho subito riconfermato lo standard olimpico, dunque ho vissuto i mesi successivi con serenità e con la consapevolezza che avrei quasi certamente migliorato il mio primato personale scendendo sotto la soglia degli 8’20”. Arrivati a Tokyo a me è venuta la pelle d’oca dopo aver compiuto il primo passo all’interno del Villaggio. Le esperienze in nazionale sono state tante ma l’atmosfera olimpica è diversa, sensazionale con un profumo unico”.

I gemelli Zoghlami non hanno alcuna intenzione di abbassare l’asticella delle proprie ambizioni, anzi dopo Tokyo il mirino è già puntato su Parigi 2024: “Non ci nascondiamo, appena concluse le gare giapponesi, ci è scattato in automatico nella testa il pensiero di migliorare ancora sulla strada dei prossimi Giochi. Lì proveremo a cogliere un piazzamento nella top five mondiale, ma prima ci saranno degli Europei da vivere da protagonisti con la consapevolezza di avere ancora tanta fame di successi e di poter giocarsela con i migliori interpreti delle siepi, sia europei che mondiali”.

FOTO: Giancarlo Colombo per FIDAL